Metodo Kaizen

La ricerca infinita della perfezione

Presente da anni in un mercato fortemente competitivo, Pilot Italia decideva, nel 2009, di intraprendere un percorso che potesse creare all’interno dell’azienda la capacità di adattarsi e persino anticipare i cambiamenti. L’obiettivo era di generare un flusso continuo di idee, miglioramenti ed evoluzioni interne coinvolgendo direttamente il proprio personale in un processo di crescita, responsabilizzazione e apprendimento. Così è iniziato, con l’impegno attivo della proprietà, il progetto Kaizen.

Kaizen è una parola giapponese scritta con due ideogrammi: kai cambiare e zen bene, verso il meglio. Può essere tradotto come miglioramento continuo o cambiare per migliorare, tutti sinonimi.

Al cuore del metodo kaizen c’è il ciclo di Deming o PDCA: Plan, Do, Check, Act. Con PLAN si pianifica il miglioramento; DO si applicano le contromisure in un processo di sperimentazione; CHECK si verifica sia il risultato che il processo (come si è arrivati al risultato); ACT se si è migliorato si crea lo standard al fine di consolidare il nuovo metodo (o evitare il ripetersi del problema) e di poter condividere la soluzione. Nel caso in cui l’idea non generi i miglioramenti attesi, si ripete il ciclo. 

Questa è l’applicazione dello strumento più potente mai inventato dall’uomo, il metodo scientifico votato al miglioramento in azienda. Kaizen si fa sul genba, il luogo o il posto dove avvengono le cose (il miglioramento va fatto sul campo, vicino agli operatori e non a tavolino in qualche ufficio).

Fare kaizen significa ridurre i muda, altra parola giapponese che identifica tutte quelle attività che non creano valore per il cliente, rendendo così più efficienti i processi e le lavorazioni. Fare kaizen vuol dire anche aumentare il valore, cioè intervenire su tutte quelle attività che vanno dallo sviluppo di prodotti nuovi, all’aumento delle vendite, a cercare nuovi mercati e clienti, con l’obiettivo di aumentare il business e creare nuovi prodotti e servizi.

  1. Riorganizzazione del flusso dei documenti;
  2. Attività di riduzione dei tempi di attrezzaggio sulle macchine da stampa;
  3. Riorganizzazione anche fisica dei lavori della camera oscura;
  4. Creazione di un servizio di reparto per la preparazione dei carrelli trasportati alle isole, fino all’importante evoluzione di tutto il processo organizzativo che è attualmente in corso.

Questo processo è conosciuto con la parola kaizen, ovvero miglioramento continuo. L’aggettivo continuo implica che gli sforzi per migliorare non hanno mai fine.

È un principio così fondamentale che ha applicazioni non solo nel mondo del business, ma anche a livello personale. Sotto l’influenza di kaizen la regola tradizionale giapponese è di fare sempre il proprio meglio per avvicinarsi appunto alla perfezione senza mai poterla raggiungere: per questo il processo non ha mai fine.

Sia in ambito professionale che artistico, la ricerca è la realizzazione di un “capolavoro”, questo principio trova espressione nella parola kessaku che vuol dire appunto creare capolavori. Due principi affascinanti: migliorare continuamente (kaizen) per realizzare il meglio di cui si è capaci (kessaku), un programma di lavoro per continuare a realizzare e perfezionare il nostro potenziale. 

Kaizen ha, allora, due direzioni di sviluppo. La prima proiettata al miglioramento delle attività e dei processi operativi, con l’obiettivo di migliorare la competitività dell’azienda presupposto fondamentale per garantire stabilità e sicurezza a tutti i dipendenti. La seconda proiettata al miglioramento personale, alla crescita della persona che conosce sempre più in profondità il proprio lavoro, lo migliora, impara a collaborare e acquisisce nuove competenze e abilità. Un processo di auto-sviluppo che non termina mai e che consente una crescita umana e professionale continua.

Sono valori che ben rappresentano un’azienda dove le persone sono al centro ed esiste un’etica del lavoro. Dove un lavoro ben fatto ha la giusta considerazione, dove l’attenzione al dettaglio, alla qualità del prodotto finale, all’esigenza del cliente creano uno sforzo e un impegno continuo a superarsi, a migliorare. Persone di valore e valore delle persone. Una leadership illuminata che guarda avanti con orgoglio, passione, fiducia e ottimismo.